Arriva il Riverdance 2013 con numeri da record a Dublino. Una catena umana con danzatori che ballano raccolti lungo il corso di un fiume. Questo il fenomeno che ha portato più di 2000 persone a radunarsi lungo le rive del fiume Liffey, nel centro di Dublino, di domenica, per il “Riverdance 2013”.
Una catena umana con i rappresentanti di 163 scuole di danza, provenienti da 44 paesi diversi da tutto il mondo, che ballano in una linea serpeggiante continua, lungo il corso del fiume, tra il Samuel Beckett Bridge e il Sean O’Casey Bridge. Per battere il Guinness World Records i danzatori dovevano essere in fila indiana ed eseguire passi di danza per cinque minuti consecutivi.
Un record curioso per il più grande spettacolo di sempre mai visto prima. Il precedente record infatti era di 652 ballerini raccolti lungo il corso del Cumberland a Nashville, in Tennessee (Stati Uniti). Tra i partecipanti accorsi da tutto il mondo verso il fiume Liffey, e che ballano per raggiungere il nuovo record, moltissimi provenienti da paesi lontani come il Messico, l’Uzbekistan e il Giappone.
La performance, in realtà, fa parte di una campagna ideata per portare in Irlanda i turisti di tutto il mondo. Per attirare persone che hanno un qualche tipo di legame culturale o ancestrale con il paese. Tutti i danzatori che ballano sul fiume sono stati guidati niente meno che dalla famosa danzatrice e coreografa newyorkese Jean Butler, che insieme al ballerino statunitense Michael Flatley ha portato il primo spettacolo di danza sul fiume a Dublino.
E sono entrati nel Guinness dei primati, entusiasti di questo record: «Sono felice di aver avuto l’opportunità di celebrare la danza irlandese con migliaia di persone». Ha dichiarato la Butler, felice di trasmettere la gioia della danza irlandese e della musica a così tante persone da tutto il mondo. Ufficialmente il record mondiale ha confermato nel riscontro finale 1693 persone che ballano in una linea continua sul fiume a Dublino.
Uno spettacolo favoloso quello del Riverdance 2013, incredibile e allo stesso coinvolgente. Non siete d’accordo? 🙂
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