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Puya chilensis, pianta che mangia le pecore

Si chiama “Puya chilensis” ed è una pianta esotica di origine sudamericana che mangia le pecore. La pianta in realtà non è carnivora e per ora si nutre di fertilizzante. Ha le foglie dure e spinose con lunghi aculei come i cactus ma è più simile all’ananas. La pianta arriva fino a tre metri d’altezza e sta per fiorire per la prima volta in una serra britannica.

La sua particolarità è che usa le punte spinose delle foglie per attaccare animali lanosi da pascolo. Quando le pecore si avvicinano per brucare inevitabilmente rimangono intrappolate tra i suoi aculei affilati. Per questo motivo è conosciuta come la pianta che mangia le pecore. Una vera (killer) spietata perché infligge ferite orrende alle proprie vittime, che a causa delle emorragie, finiscono per morire. Le povere pecore colpite dalle punte aguzze della pianta non riescono ad allontanarsi per nutrirsi liberamente al pascolo e rimangono immobilizzate nei pressi della pianta. Così finiscono per morire di fame e, una volta decomposte, forniscono loro stesse il nutrimento alla pianta che se le mangia.

Il processo di decomposizione della materia organica della pecora morta diventa vero e proprio nutrimento per la pianta, che alla fine mangia praticamente la pecora. La pianta si nutre anche di piccoli uccelli e altri mammiferi di medie dimensioni. Nelle Ande cilene, dove sono diffusi, questi vegetali si nutrono così.

Alla Royal Horticultural Society, l’orto botanico di Wisley, in Inghilterra, dove la pianta che mangia le pecore è stata seminata undici anni fa, il fiore di colore giallo-verde appena sbocciato è invece nutrito con fertilizzanti liquidi e produce moltissimo nettare. Rispettare la sua dieta potrebbe essere un problema dato che questa pianta preferisce di sicuro mangiare innoque pecorelle.

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Puya chilensis, pianta che mangia le pecore

Per fortuna non viene alimentata con animali vivi e non ci sono rischi per gli esseri umani. Se siete curiosi di vederla dovrete andare all’orto botanico inglese e accontentarvi di osservarla da lontano. La pianta infatti è chiusa dietro una teca di vetro e nessun visitatore può avvicinarsi.

Meno male! Non siete d’accordo? 😉

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