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Yolkr: ecco come separare il tuorlo dell’uovo dall’albume

L'invenzione per separare il tuorlo dell'uovo dall'albume (Yolkr)

In cucina alcune ricette richiedono soltanto l’albume, altre prevedono invece solo l’uso del tuorlo. E allora come riuscire nell’impresa di portare a termine l’operazione, senza rischiare di rompere il rosso dell’uovo? Arriva dalla Nuova Zelanda l’invenzione per separare il tuorlo dell’uovo dall’albume.

Si chiama Yolkr questo strumento davvero ingegnoso che si può acquistare comodamente su internet. L’invenzione neozelandese si presenta come una pipetta in plastica, proposta in diverse varianti di colore, e che aspira da una ciotola il rosso dell’uovo, non lo rompe, e lo separa completamente dall’albume. Inoltre non è tossico ed è privo di BPA, PVC e ftalati.

Con questa invenzione dividere il tuorlo dall’albume d’ora in poi sarà un gioco da ragazzi! E molto più comodo e divertente sarà preparare gustose ricette. Spesso non a tutti risulta semplice, o gradito, separare con le mani il tuorlo dell’uovo dall’albume.

Con “Yolkr” rompere un uovo diventa un’operazione veloce e di grande semplicità, soprattutto non occorre sporcarsi le mani nell’uovo, che inevitabilmente sgocciola. Oltretutto pare sia il modo ottimale per evitare che rimangano tracce del suo guscio nel contenitore dove si andrà a lavorare il tuorlo o l’albume.

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L’invenzione per separare il tuorlo dell’uovo dall’albume pare sia più veloce di qualsiasi altro metodo a disposizione e anche più igienico. Come sostiene il suo inventore, Hamish Dobbie, può essere utilizzato anche da «una persona di 90 anni, con un occhio solo». Mah! Sarà anche vero.

L'invenzione per separare il tuorlo dell'uovo dall'albume (Yolkr)
L’invenzione per separare il tuorlo dell’uovo dall’albume (Yolkr)

Insomma, una semplice, non inutile, alternativa al metodo tradizionale per separare il tuorlo dell’uovo dall’albume. Un’invenzione intelligente ed efficace che non può mancare nella cucina di ogni creativo o pignolo, abitudinario o sperimentatore, purché amante della buona tavola! Non credete? 🙂

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